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Nelson Mandela

  • infocarceriamoci
  • 14 mag 2017
  • Tempo di lettura: 2 min

Nelson Mandela ha passato circa 27 anni all’interno delle carceri del regime razzista dell’apartheid. Il periodo più difficile lo ha vissuto a Robben Island. Poi ha trascorso sei anni nel carcere di massima sicurezza di Pollsmoor, dove instaurò le basi del dialogo con il regime. L'ultimo fu nella prigione modello di Victor Vester. Nelson Mandela vi fu imprigionato nel 1964, condannato all'ergastolo perché ritenuto colpevole di sabotaggio e alto tradimento. Mandela passò i primi cinque anni a spaccare pietre nel cortile. Poi, per 13 anni, a scavare in una cava di calce o a raccogliere alghe fra gli scogli. Nel corso degli anni nel carcere furono imprigionati molti dirigenti delle organizzazioni antiapartheid. Dal 1977 le condizioni migliorarono. Il lavoro forzato fu abolito e a Mandela fu permesso coltivare un suo orto. Nel 1982 Mandela fu trasferito nel carcere di Pollsmoor, a Sud Est di Cape Town. Diventò il laboratorio in cui si gettarono le basi del negoziato con i vertici del regime. Il cibo, rispetto a Robben Island, era migliore, le celle spaziose, le visite più facili e frequenti. Per la prima volta in 21 anni riuscì ad abbracciare Winnie. Il 31 gennaio 1985 il presidente P.W. Botha offrì la libertà a Mandela in cambio della rinuncia alla violenza. Mandela rifiutò. Lo stesso anno, dopo un'operazione alla prostata, Mandela ritornò a Pollsmooor ma in una cella diversa, separato dai compagni. Nel 1987 Botha nominò una commissione governativa perché intavolasse con Mandela una serie di discussioni riservate. Nel dicembre 1988, Mandela venne trasferito dalla clinica a Victor Verster, sempre vicino a Cape Town. La sua nuova prigione era un cottage fra gli alberi, con cuoco privato e piscina. All'arrivo, il ministro della Giustizia Kobie Coetsee gli portò una cassa di vino. Non c'erano sbarre o chiavistelli, Mandela poteva passeggiare nel parco, mangiare quello che voleva e quando voleva. Fu lui a soprannominare questo ultimo periodo di dentenzione ''gabbia dorata''. Fu il luogo ideale per la fase finale dei suoi colloqui con il regime. Incontrò personalmente Botha, poi Frederik W. De Klerk, che nel settembre 1989 gli subentrò alla presidenza. De Klerk a ottobre annunciò la liberazione di Sisulu e degli altri principali dirigenti dell'Anc.

Il 2 febbraio 1990 ci fu la revoca dei principali pilastri dell'apartheid e la liberazione di Mandela. L'11 febbraio, l'eroe della lotta antiapartheid uscì da Victor Vester con una mano stretta a quella di Winnie, l'altra alzata a pugno, mentre camminava incontro a una folla di fotografi e di sostenitori che lo aspettavano fuori dal carcere. Finalmente, la libertà.

Citazioni celebri

“Non mi giudicate per i miei successi ma per tutte quelle volte che sono caduto e sono riuscito a rialzarmi.”

“Essere liberi non significa solo sbarazzarsi delle proprie catene, ma vivere in un modo che rispetta e valorizza la libertà degli altri.”

“Il perdono libera l'anima, rimuove la paura. È per questo che il perdono è un'arma potente.”


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